domenica 27 aprile 2014

No grazie, non fumo...


Nelle manifestazioni in cui è prevista la possibilità di degustare un Sigaro Toscano in abbinamento ad un vino, o ad un distillato, magari a del cioccolato o ad un biscotto particolare (ricordo ancora il successo del biscottino dolce-salato messo a disposizione da un forno artigianale della zona alla fiera “Cucinare” edizione 2013, spalmato di formaggio fresco di Aviano e guarnito con una grattugiata di tabacco di un Antico Toscano...ma non divaghiamo), il relatore e la/le hostess del Club Amici del Toscano, chiedono alle persone che transitano o si incuriosiscono allo stand e/o sala degustazioni, se gradiscono degustare un Sigaro assieme appunto a qualche prodotto particolare e comunque in rilassatezza, in ambiente consono, senza fretta...così come richiede la filosofia del fumo lento.
Se “grazie, ma non fumo” o “no grazie, non mi piacciono i sigari” sono la stragrande maggioranza delle risposte ricevute per rifiutare l'invito, e sono ovviamente consone e coerenti alla situazione, non di rado capita di rimanere basiti dalle risposte di diniego, a giustificazione del disinteresse per l'opportunità e l'occasione.
Con Aurora, Benedetta e Michela (rigorosamente in ordine alfabetico per non fare torto a nessuna) nelle ultime occasioni di lavoro ci siamo divertiti a raccogliere in una lista, quelle che maggiormente ci hanno colpito e...affondati!
La formula standard, con alcune varianti, per chiederlo è solitamente: “Buongiorno, gradisce provare una degustazione di Sigaro Toscano?” Ci sono variabili, cambi di forma e terminologia, o inversione dei termini, ma come ci insegnarono a scuola, invertendo l'ordine dei fattori, il prodotto non cambia.

Buon divertimento:

  • Grazie, sono a posto
  • No, ho la ragazza cubana.
  • No, grazie, siamo ex fumatori pentiti.
  • Non fumo di principio.
  • Sono appena uscito da un circolo di fumo e cerco di mantenerlo.
  • Sono appena arrivato.
  • Ho smesso qualsiasi cosa.
  • Non posso perché compio 18 anni fra due mesi. Posso? Dai.
  • Ho provato e pensavo di morire.
  • Mi hanno rifilato della menta, adesso so di menta.
  • Non c'è più spazio.
  • Sono asmatico.
  • Ho problemi di cuore.
  • Organizzo degustazioni di caffè abbinato a sigari e rum, ma il sigaro proprio NO.
  • Domanda: Vuole iscriversi alla degustazione? Basta un indirizzo mail...(la spiegazione viene interrotta)
    Risposta: Ah, non abbiamo la mail. Ah, sigaro? Ah, Toscano? Ah, allora no.
  • ...(silenzio).
  • No, grazie, non beviamo alcolici.
  • Dopo devo uscire e quindi non posso bere tanto e fumare.
  • Domanda: Buongiorno! Le farebbe piacere partecipare a una degustazione di sigari Toscani?
    Risposta: No, grazie, non posso bere.
  • Una volta lo fumavano in tanti!
  • Sono astemio
  • Non uso il computer (a risposta che per iscriversi serviva un indirizzo mail)
  • (detto da donna cubana) io fumo solo a casa mia a cuba, che è meglio
  • Domanda (al volo mentre passa): Un Toscano?
    Risposta: si, son toscano...di Firenze

Ma quella che è rimasta più nel cuore e – finora – insuperata, è stata la persona che al Salone Nautico di Venezia alla domanda “gradisce degustare un Sigaro Toscano?”, ha risposto:


  • Non ho la laringe!


Applausi...






Il Fummelier  c

giovedì 24 aprile 2014

Della Bellezza, della Cortesia, della Professionalità...Alpen Palace!


- Amate sentirvi bene? Credo di si, ma in alcuni casi ribadire l'ovvio con una domanda retorica, permette di focalizzare nuovamente quali dovrebbero essere le priorità. Sentirsi bene è sicuramente una di queste. Io mi sono sentito bene all'Alpen Palace a 5 stelle deluxe – Hotel, Ristorante, Spa di 2000 mq a San Giovanni in Valle Aurina – Alto Adige, in provincia di Bolzano. E non crediate che le 5 Stelle e parole come Lusso o SPA Resort siano – da sole – garanzia di qualità. Ma se ne scrivo e uso le maiuscole non è perché ho deciso di utilizzare le regole dell'ortografia tedesca – ma perché, a mio avviso, il posto merita. In poche righe è difficile esprimere l'esperienza nonché la cortesia e professionalità del personale. Non parliamo poi della cucina proposta nella sala ristorante e della caposala-maitre; da commozione culinaria la prima, piena di attenzione, competenza e professionalità – quasi al limite della “lettura del pensiero”, la seconda. Avere una domanda da fare, alzare la testa e trovarsi di fronte ad una persona con soluzioni alternative pronte, a domande ancora non espresse è una sensazione impagabile, in un mondo in cui solitamente “richiamare l'attenzione del cameriere con il solo sguardo” è diventata quasi una pretesa d'altri tempi.

E dopo tutto questo, rilassarsi in una sauna o uno dei bagni turchi a differenti tenori di umidità e temperatura, non può che essere una degna conclusione di serata. Ma non prima di aver trascorso del tempo in un'altra sala ove il concetto di temperatura controllata e tenore di umidità relativa è, per un amante del savoir vivre - come un fumatore di sigari sa – importante e foriero di tante discussioni appassionate; la Lounge Fumatori.
Una sala elegante e tranquilla con tavoli, poltrone, humidor ed ovviamente posacenere per godere in santa pace di una bella fumata del nostro sigaro preferito, magari accompagnato dalla lettura di un buon libro e dalla degustazione di un buon vino, di un liquore o di un distillato. 

 
Se ancora non vi ho fatto venire la curiosità e la voglia di fare una vacanza in Valle Aurina, all'Alpen Palace, provate a scrivergli una mail o a contattarli telefonicamente dicendo di essere soci del club del Sigaro Toscano e se la condizione di presentarsi in Hotel con la Tessera del Club procuri dei vantaggi, magari potreste avere una sorpresa! Ah, e dite che vi manda...

...Marco Prato – Il Fummelier  c


lunedì 21 aprile 2014

Maris Bonajuto, Toscano Modigliani e...


Ci sono abbinamenti che già solo a descriverli son strani per forza. 
La stranezza di chi è così folle da fare certi esperimenti, e la follia di chi decide di abbinare tali particolari prodotti al Sigaro Toscano e ad una bevanda.
Ho avuto la possibilità, grazie a Bonajuto, ai suoi titolari e a Salvo, mio referente partner, di assaggiare il Maris. Parafrasando i Monthy Phyton...”and now something completely different”
Cioccolato Salinae al 70% di cacao, ripieno di cioccolato bianco...bottarga e alga nori.
Lo scrivo così, senza farvi sedere, senza avvisarvi né prepararvi alla notizia, ma di getto.
Credo di immaginare l'espressione di chi legge; credo sia simile a quella che ho riscontrato nelle persone a cui ho detto che avrei provato a fare un abbinamento con questo cioccolatino e il Sigaro Toscano. Fidatevi...dopo averlo assaggiato l'espressione cambia. Questo non vuol dire, talmente è particolare la mescolanza di gusti, che per forza di cose vi debba piacere, sia chiaro.
Chi lo proverà? Chi ha mentalità aperta e disponibilità a sperimentare cose nuove.
A chi piacerà? A coloro i quali piace – oltre al cioccolato, ça va sans dire - il gusto salato nelle due sfumature dei fiocchi di sale del cioccolato di rivestimento e della bottarga nel ripieno e il gusto tipico ed inconfondibile dell'alga nori, lo stesso tipo di alga che si utilizza nella creazione dei maki, del sushi e nei nigiri; si insomma quella che si usa per avvolgere e/o decorare il riso e il pesce crudo della cucina giapponese.
Il gusto che lascia in bocca è intenso e si sviluppa per gradi. Per questa ragione ci voleva un sigaro che fosse sufficientemente intenso e corposo da non farsi sovrastare dalle note salmastre ed arse, come le tamerici di d'annunziana memoria (sul salmastro poco da spiegare, ma forse non tutti sanno che i fogli di alga nori per sushi vengono tostati quindi...”arsi”, in un certo senso) ma non troppo corposo al punto di coprire la percezione di alcune note lievi, né troppo sapido per non aumentare ulteriormente il livello di salinità percepito sulla lingua già presente grazie al cioccolato.
La scelta quindi è caduta sul Modigliani, dato che l'Antico Toscano sebbene non sapido, era probabilmente di gusto troppo forte e amaro, il che rischiava di coprire parte dei variegati gusti del cioccolato, mentre molti altri Toscani hanno – come caratteristica – quella di spaziare tra il sapido ed il leggermente sapido. Li ho trovati quindi inadatti data la già presente doppia presenza di tal gusto già solo nel Maris. Il Modigliani, con la sua forza media tendente al basso e l'aromaticità peculiare mi è sembrato il compagno ideale di degustazione.
Cosa bere per accompagnare, sigaro e cioccolato così affiancati?
Serviva qualcosa che ripulisse la bocca dalla pastosità del cacao pur mantenendone i retrogusti dati dai vari ingredienti, e anzi aggiungendo quelli della bevanda ma senza sovrastare i gusti e profumi del sigaro. Ho fatto una scelta conseguenziale, poiché la nota più accentuata e persistente che rimane nella bocca è quella dell'alga nori che fa anche passare - temporaneamente - in secondo piano la sensazione intensa di salino sulla lingua; la scelta migliore quindi per accompagnare questa sorta di ciocco-sushi alla siciliana per me è stata: saké giapponese!


La sequenza delle sensazioni per me è stata... l'aromaticità e il gusto peculiare del Toscano Modigliani, il coinvolgimento del saké a inumidire e preparare il terreno per il Maris, la scioglievolezza salata del cioccolato esterno, l'esplosione prima dolce e pastosa del cioccolato bianco e poi quella granulosa, del ripieno (bottarga), l'incremento leggero di salinità accompagnato dalle prime note marine, la momentanea stabilità del gusto fino alla successiva esplosione di gusto dell'alga nori dopo che il tutto è stato masticato e deglutito. La bocca è ormai vuota, la lingua è salata, il gusto stabile...poi all'improvviso, mentre la salinità decresce ecco arrivare con una forza inaspettata il gusto dell'alga che resta a farci compagnia veramente a lungo. E dopo essersi gustati e goduti la mescolanza di tutti questi gusti, il saké passa sulla lingua e nella bocca e sembra l'amico di sempre. Sembra quasi che si incontri con la nori e che le dica: “ehi ciao, anche tu da queste parti? E' bello incontrarsi di nuovo” e l'alga: carissimo, come stai? Permettimi di presentarti l'amico siciliano che mi ha accompagnato e che si sta prendendo cura di me”.
Insomma, in questo convivio di gusti, profumi e aromi alla fine, appena uscito dalla porta, rientra dalla finestra anche “L'Artiste italienne” e si fa spazio fra gli invitati chiedendo scusa per essersi momentaneamente allontanato ma – in maniera discreta – rientra e viene coinvolto nella discussione, trovandosi perfettamente a suo agio.
In questo andirivieni di ospiti rumorosi, ognuno con la propria spiccata personalità e voglia di emergere, chi decidesse di provare questo abbinamento deve essere nello stato d'animo di voler aver a che fare con tante prime donne che gareggiano a chi si fa ricordare di più e con più piacere. Devo dire che a distanza di ore avevo ancora la percezione salina sulla lingua, il gusto del tabacco, l'aroma di mare e il ricordo vivo del tipico aroma del vino giapponese...tutti ancora a far bella mostra di sé. 


Parlando con Salvo, ipotizzavamo un abbinamento con delle bollicine, e sono tutt'ora convinto che sia una scelta azzeccata, proprio per la natura fresca e pulente del prodotto. Ma ho voluto provare qualcosa che – come il loro cioccolato – andasse oltre i normali canoni di gusto. Il saké giapponese, pur ripulendo la bocca dalla pastosità del cioccolato e del cioccolato bianco, asseconda i gusti “presenti in sala”. Il saké è un nuovo compagno che viene per restare a dialogare con gli altri, con tutta la sua personalità. Un vino frizzante è più come una folata di vento d'estate che rinfresca e “cambia l'aria” mentre facciamo corrente aprendo due finestre sui lati opposti della stanza; ci provoca una piacevole sensazione di benessere, interrompe momentaneamente la conversazione fra gli ospiti, e quel che rimane nella stanza è “solo” il profumo che il vento ha trascinato con sé, che può essere diverso a seconda della sua provenienza, da cosa ha incontrato sulla sua strada. Insomma, a seconda di cosa scegliamo di bere diamo differenti priorità agli ospiti intervenuti, decidiamo se aggiungerne o meno, e quanto essi si debbano fermare e far ricordare. L'importante, come sempre, è che non ci sia qualcuno troppo egocentrico, che non tenda a sovrastare con la propria personalità quella degli altri.

Ecce Maris!

Il Fummelier  c

mercoledì 2 aprile 2014

Club Amici del Toscano al Vinitaly, dal 6 al 9 aprile - VERONA

Come ogni anno il Club del Sigaro Toscano sarà presente con i suoi spazi, le sue degustazioni, le sue uniche atmosfere create dalla passione e professionalità di coloro che vi partecipano; dai relatori ai produttori partner che assieme al pubblico si metteranno a vostra disposizione per rendere la vostra esperienza di degustazione, la migliore e più indimenticabile possibile. Ogni dubbio, curiosità, domanda potrà essere soddisfatta, ogni esperienza sensoriale che coinvolga le eccellenze eno-gastronomiche con il nostro amato Sigaro Toscano, sarà affrontata e confrontata, il tutto in un ambiente unico ed accogliente.
Terry Nesti, il Fumenogastronomo Fabrizio Franchi, Simone Targon (6 e 7 aprile), Il Fummelier  c  Marco Prato (8 e 9 aprile), nonché le Hostess del Club, si adopereranno per rendere la vostra visita al Vinitaly, la migliore possibile.

Potete trovarci qui:






Il Fummelier  c