Quanti fattori positivi
sono necessari affinché una serata si possa dire riuscita? Due, tre,
cinque o più? In una sorta di gioco “celo-manca”, la serata del
30 agosto, IsTintoBrAss ha molti “celo” e pochi “manca”.
Forse la cosa che è mancata di più è stato il tempo, ne avremmo
trascorso di più a goderci la serata che, ad un certo punto –
inevitabilmente – è dovuta terminare.
Tra le cose che invece
c'erano annoto:
- La sede : Hotel Excelsior di Venezia
- Il contesto: Mostra del Cinema 2013
- Il personaggio : Tinto Brass
- Gli ospiti: da Caterina Varzi a Serena Grandi...che non necessitano presentazioni; da Roberto Ciambetti, Assessore alle politiche di bilancio della Regione Veneto ai Produttori-Rappresentanti del Consorzio Montegrappa-Manifattura del Nostrano del Brenta nelle persone di Giuseppe Zuccolo, Massimo Zerbo e Michele Canaglia; da una scatenata, e in vena di complimenti, Cecilia Sandroni, PRM del Toscana Resort Castelfalfi ad una più posata ma non meno simpatica ed affascinante Anna Franklin, Caporedattore della Film New Europe, a tanti altri ospiti di cui – chiedo venia – ho dimenticato il nome.
- Le degustazioni: Sigaro Nostrano del Brenta “Doge” e Grappe Nonino “Antica Cuvée” e “Prosecco Riserva”...che evidenzio, altrimenti che Fummelier c sarei?
Si, perché una cosa deve
essere chiara, Tinto Brass per la serata in suo onore, il dopo
proiezione del docu-film sulla sua vita e le sue opere IsTintoBrAss
del regista Massimiliano Zanin, ha richiesto, voluto e potuto gustare
il Doge, il sigaro completamente fatto a mano con tabacco
varietà Havanna coltivato nella valle del Brenta e confezionato a
Campese di Bassano col suo ripieno, sottofascia e fascia, dalle abili
mani delle sigaraie della manifattura.
Assieme a Tinto, il Doge
è stato un ospite particolarmente apprezzato durante la serata. Ciò
che maggiormente ha sorpreso la vasta platea di persone che ha voluto
e potuto provarlo, è stato lo scoprire un gusto deciso e peculiare
del sigaro ma senza la forza che la forma – bitroncoconica tipica
del Sigaro Toscano – richiamava in prima battuta, alla mente. Non è
un caso quindi che gli stessi Giuseppe, Michele e Massimo amino
sintetizzare il concetto del loro ottimo sigaro con la definizione di
“un sigaro cubano fatto in Veneto”.
Come Fummelier c infatti
– grazie alla diffusione del Nostrano del Brenta – sono solito
chiarire che non esistono più solo due grosse categorie di sigari
ovvero “Cubani” e Toscani, ma che esiste una terza via del
sigaro...il Nostrano del Brenta. Non è Kentucky curato a fuoco
come per lo storico Sigaro Italiano apprezzato in Italia e nel
mondo, e non è tabacco varietà Havanna coltivato a Cuba o Santo
Domingo, Ecuador o Nicaragua, ma una varietà che, è si Havanna, ma
che da più di 400 anni è coltivata e si è adattata al clima e al
terroir della Valle del
Brenta e che può essere benissimo considerata come una varietà a sé
stante.
Abbiamo
gioito nel vedere quante persone abbiano voluto provare ed abbiano
apprezzato questo sigaro, nato dallo sforzo e caparbietà di tante
persone, che fanno parte di questa squadra condotta dal Presidente
del Consorzio Sergio Martinelli e seguendo le ricette del Blender
Ing. Domenico Napolitano. Vedere il godimento e il piacere nel fumare
il sigaro, abbinato poi ai Distillati Nonino gentilmente messi a
nostra disposizione da Cristina Nonino in persona, nei volti di Tinto
Brass, in quello della sorridente musa-compagna del Maestro, Caterina
Varzi, in quello di Serena Grandi e di tutti gli altri ospiti della
serata, è stato motivo di grande soddisfazione.
Una
serata insomma piena di “bella gente”...e non solo per la
presenza di otto bellissime ragazze che si sono prestate a promuovere
il buon bere ed il buon fumare, ma per la disponibilità a provare
cose e gusti nuovi da parte della maggior parte degli ospiti della
festa. Sarà stata la terrazza mare con il suo splendido panorama,
l'aria frizzante della Mostra del Cinema di Venezia o semplicemente
la bontà dei sigari e dei distillati che abbiamo proposto come
diversivo e novità, fatto sta che i sigari sono andati letteralmente
a ruba e quel che più importante sono stati tutti accesi e fumati;
Tinto Brass non ha passato nemmeno un minuto alla festa senza avere
fra le labbra un Doge acceso e da quando è stata aperta la fase
distillati, dopo il buffet e la torta, in meno di 15 minuti due
bottiglie di grappa Antica Cuvéè e Prosecco Riserva si sono
“prosciugate”.
Altre immagini, prima di concludere:
Verso il Lido
L'arrivo di Tinto Brass
Il suo primo Doge
Quattro chiacchere sul Nostrano del Brenta
Momento della serata
Foto di rito
Un'occasione
quindi, per coloro che hanno avuto il piacere ed il privilegio di potervi
partecipare, che ha piacevolmente sorpreso ospiti ed
organizzatori...forse solo un appunto è possibile fare a questa
splendida serata che non può non avere avuto dei difetti; la musica,
un po' troppo commerciale, ma forse è solo la mia “diversamente
giovane età” che mi fa parlare...oppure no?
Il Fummelier c
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