lunedì 9 settembre 2013

Tinto Brass, Nostrano del Brenta e Nonino alla 70° Mostra del cinema di Venezia



 
Quanti fattori positivi sono necessari affinché una serata si possa dire riuscita? Due, tre, cinque o più? In una sorta di gioco “celo-manca”, la serata del 30 agosto, IsTintoBrAss ha molti “celo” e pochi “manca”. Forse la cosa che è mancata di più è stato il tempo, ne avremmo trascorso di più a goderci la serata che, ad un certo punto – inevitabilmente – è dovuta terminare.
Tra le cose che invece c'erano annoto:
  • La sede : Hotel Excelsior di Venezia
  • Il contesto: Mostra del Cinema 2013
  • Il personaggio : Tinto Brass
  • Gli ospiti: da Caterina Varzi a Serena Grandi...che non necessitano presentazioni; da Roberto Ciambetti, Assessore alle politiche di bilancio della Regione Veneto ai Produttori-Rappresentanti del Consorzio Montegrappa-Manifattura del Nostrano del Brenta nelle persone di Giuseppe Zuccolo, Massimo Zerbo e Michele Canaglia; da una scatenata, e in vena di complimenti, Cecilia Sandroni, PRM del Toscana Resort Castelfalfi ad una più posata ma non meno simpatica ed affascinante Anna Franklin, Caporedattore della Film New Europe, a tanti altri ospiti di cui – chiedo venia – ho dimenticato il nome.
  • Le degustazioni: Sigaro Nostrano del Brenta “Doge” e Grappe Nonino “Antica Cuvée” e “Prosecco Riserva”...che evidenzio, altrimenti che Fummelier  c sarei?

Si, perché una cosa deve essere chiara, Tinto Brass per la serata in suo onore, il dopo proiezione del docu-film sulla sua vita e le sue opere IsTintoBrAss del regista Massimiliano Zanin, ha richiesto, voluto e potuto gustare il Doge, il sigaro completamente fatto a mano con tabacco varietà Havanna coltivato nella valle del Brenta e confezionato a Campese di Bassano col suo ripieno, sottofascia e fascia, dalle abili mani delle sigaraie della manifattura. 


 Assieme a Tinto, il Doge è stato un ospite particolarmente apprezzato durante la serata. Ciò che maggiormente ha sorpreso la vasta platea di persone che ha voluto e potuto provarlo, è stato lo scoprire un gusto deciso e peculiare del sigaro ma senza la forza che la forma – bitroncoconica tipica del Sigaro Toscano – richiamava in prima battuta, alla mente. Non è un caso quindi che gli stessi Giuseppe, Michele e Massimo amino sintetizzare il concetto del loro ottimo sigaro con la definizione di “un sigaro cubano fatto in Veneto”. 



Come Fummelier  c infatti – grazie alla diffusione del Nostrano del Brenta – sono solito chiarire che non esistono più solo due grosse categorie di sigari ovvero “Cubani” e Toscani, ma che esiste una terza via del sigaro...il Nostrano del Brenta. Non è Kentucky curato a fuoco come per lo storico Sigaro Italiano apprezzato in Italia e nel mondo, e non è tabacco varietà Havanna coltivato a Cuba o Santo Domingo, Ecuador o Nicaragua, ma una varietà che, è si Havanna, ma che da più di 400 anni è coltivata e si è adattata al clima e al terroir della Valle del Brenta e che può essere benissimo considerata come una varietà a sé stante.
Abbiamo gioito nel vedere quante persone abbiano voluto provare ed abbiano apprezzato questo sigaro, nato dallo sforzo e caparbietà di tante persone, che fanno parte di questa squadra condotta dal Presidente del Consorzio Sergio Martinelli e seguendo le ricette del Blender Ing. Domenico Napolitano. Vedere il godimento e il piacere nel fumare il sigaro, abbinato poi ai Distillati Nonino gentilmente messi a nostra disposizione da Cristina Nonino in persona, nei volti di Tinto Brass, in quello della sorridente musa-compagna del Maestro, Caterina Varzi, in quello di Serena Grandi e di tutti gli altri ospiti della serata, è stato motivo di grande soddisfazione. 


  Una serata insomma piena di “bella gente”...e non solo per la presenza di otto bellissime ragazze che si sono prestate a promuovere il buon bere ed il buon fumare, ma per la disponibilità a provare cose e gusti nuovi da parte della maggior parte degli ospiti della festa. Sarà stata la terrazza mare con il suo splendido panorama, l'aria frizzante della Mostra del Cinema di Venezia o semplicemente la bontà dei sigari e dei distillati che abbiamo proposto come diversivo e novità, fatto sta che i sigari sono andati letteralmente a ruba e quel che più importante sono stati tutti accesi e fumati; Tinto Brass non ha passato nemmeno un minuto alla festa senza avere fra le labbra un Doge acceso e da quando è stata aperta la fase distillati, dopo il buffet e la torta, in meno di 15 minuti due bottiglie di grappa Antica Cuvéè e Prosecco Riserva si sono “prosciugate”. 


Altre immagini, prima di concludere:


Verso il Lido



L'arrivo di Tinto Brass


Il suo primo Doge


Quattro chiacchere sul Nostrano del Brenta


Momento della serata


Foto di rito


Massimo Zerbo, Giuseppe Zuccolo, Nonino, farfallino...e Doge


Un'occasione quindi, per coloro che hanno avuto il piacere ed il privilegio di potervi partecipare, che ha piacevolmente sorpreso ospiti ed organizzatori...forse solo un appunto è possibile fare a questa splendida serata che non può non avere avuto dei difetti; la musica, un po' troppo commerciale, ma forse è solo la mia “diversamente giovane età” che mi fa parlare...oppure no?

Il Fummelier  c

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